Aosta

Nonostante la pandemia il reparto continua a portare avanti il suo continuo movimento di ricerca e mantiene vivo lo spirito dell’Aosta.

Il nostro progetto è quello di dare nuova vita al sito del gruppo costruendo una pagina interamente dedicata al nostro Reparto.

Inizialmente parleremo di alcune caratteristiche del Reparto che vogliamo condividere con voi. Nelle prossime pubblicazioni tratteremo di altri interessanti temi riguardanti la pandemia e la nostra quotidianità scoutistica.

Buona lettura!

Il Reparto Aosta

 

Il nostro Reparto

 

La vita dentro l’Aosta

 

Il reparto storia e costituzione:

Il reparto Aosta fu il primo ad essere fondato all’apertura del Roma 8, oggi è formato da tre Squadriglie ma non è sempre stato così: Il nostro reparto ha aperto nel 1944 con due Squadriglie: Orsi e Cervi.

Oggi siamo: Scoiattoli, Pantere e Cervi ma fino a un anno fa avevamo quattro squadriglie: c’erano anche gli Orsi.

Nel 1997 al reparto si uniscono i Bisonti ed esso raggiunge così l’apice con la bellezza di cinque squadriglie.

Oggi siamo pochi ma il nostro spirito è più forte che mai. L’organizzazione in squadriglie prevede una determinata gerarchia: capo, vice, terzo di squadriglia, prima tappa e novizio con una conseguente suddivisione dei compiti: Il compito del capo è di gestire la squadriglia assegnando i compiti ai vari squadriglieri. Il vice gestisce la squadriglia quando il capo non è presente  e ordina la fila di squadriglia. Il terzo di squadriglia supervisiona i membri più giovani e si occupa di tenere in ordine i materiali. La prima tappa e il novizio, i membri più giovani, hanno il compito di imparare il più possibile dai loro superiori in modo da poter portare avanti la squadriglia negli anni successivi.Dal punto di vista strutturale la sede del nostro reparto e composta da un ambiente diviso in sei stanze: una centrale su cui affacciano le cinque stanze dette “Angoli di Squadriglia” e la Pattuglia Direttiva. Nell’ambiente principale ci incontriamo per discutere, cantare, fare assemblee e svolgere le attività assieme. Ciascuna squadriglia ha il suo angolo che personalizza dipingendolo ed abbellendolo con i cartelloni dei tornei vinti dalla squadriglia o con manufatti realizzati dagli squadriglieri come panche, tavoli, attaccapanni o porta attrezzi e all’interno del quale custodisce il proprio materiale tra cui l’oggetto che ha più importanza per la squadriglia: il

Una foto storica del reparto Aosta anno 78 – 79 circa

cerimoniale.

Il cerimoniale è un libro dove vengono scritte tutte e le imprese le decisioni prese dal consiglio, viene raccontata la storia della squadriglia in modo che sia trasmessa agli squadriglieri futuri come una leggenda.

Per concludere anche se siamo solo tre squadriglie la qualità è meglio che la quantità e presto torneremo di nuovo al nostro apice.

 

Il nostro anno in reparto e il campo: 

Durante l’anno le squadriglie si affrontano in una competizione detta “Gara Reparto” che, nei primi mesi dell’anno, costituisce il filo conduttore delle riunioni (2 volte a settimana).

Fila con zaino in spalla dei 4 reparti in un campo in Molise. In primo piano il reparto Aosta

Nella seconda parte dell’anno invece il reparto si impegna in una ricerca che può riguardare svariati temi.

Una domenica al mese, per portare avanti in maniera più approfondita le attività svolte a riunione e per godersi la magnifica natura nei dintorni di Roma.

Infine, durante il mese di luglio, il reparto si riunisce per due settimane tra i boschi in due intensissime settimane fitte di attività e vita di squadriglia. In questi giorni ha luogo un’altra competizione: la gara campo, durante la quale si svolgono varie sfide riguardanti svariati ambiti quali espressione, pionieristica, cucina, sport, etc. e viene messa alla prova l’abilità dei membri delle squadriglie. Ogni sera il reparto si stringe intorno al fuoco per cantare e ballare. In particolare, durante l’ultimo fuoco da campo, hanno luogo diverse tradizioni.

Tradizioni:

Il nostro reparto ha molte tradizioni e molte di queste continuano sin dai suoi primi anni di vita, molte di esse hanno luogo al campo, durante l’ultimo fuoco, dove si svolgono molti gesti che nel loro insieme danno luogo ad una sorta di anima culturale del reparto.

La tradizione più conosciuta è forse quella del tizzone: ogni anno, alla fine dell’ultimo fuoco, il capo reparto, dichiarando finito il campo, estrae dalle fiamme un tizzone ardente e tutti i membri del reparto se lo passano di mano in mano soffiandoci sopra. L’anno successivo, al primo fuoco da campo, lo stesso tizzone viene gettato nel fuoco e con questo gesto il nuovo campo ha inizio.

La tradizione più emozionante che ha luogo durante l’ultimo fuoco da campo è il salto nel fuoco. Durante questo momento i membri del reparto sfidano la loro paura delle fiamme e compiono salti attraverso di esse singolarmente o in gruppo.

Un dipinto presente su un muro del reparto realizzato dal reparto nel 2019. Il dipinto rappresenta gli animali simbolo delle quattro squadriglie del reparto: scoiattoli, pantere, cervi e orsi. Al centro, della rosa dei venti il giglio che unisce le 4 squadriglie in una salda unità.

Dopo il salto nel fuoco tradizionalmente si compiono, sempre attorno al falò, tanti giri quanti sono gli anni del reparto (quest’ anno 75) gridando “Alabim, alabam, alabim-bum-bam, Aosta Aosta Aosta, ra ra ra” secondo la tradizione, se anche un solo membro del reparto sbaglia a contare il numero di ripetizioni e ne fa una di più, l’anno che verrà non sarà propizio per il reparto.

Un’altra tradizione svolta sempre durante l’ultimo fuoco è quella delle spillette. Da molti anni ormai, alla fine di ogni campo ad ogni membro che ha partecipato viene data una spilletta raffigurante un’immagine, un oggetto o un disegno che abbiano a che fare con l’argomento trattato durante il campo. La spilletta rappresenta un importante ricordo e le cinture dei membri più anziani del reparto costituiscono una sorta di museo dei campi passati.

L’ultima tradizione, ma di sicuro non l’ultima per importanza è il canto del campo. Esso è una canzone scelta a votazione dai membri del reparto, che tratta di temi inerenti all’argomento del campo. Ogni anno, durante l’ultimo fuoco, la storia del reparto viene percorsa a ritroso cantando tutti i canti dei campi fino al primo campo del membro più anziano del reparto (il capo reparto) i vari membri si stingono in cerchio attorno al fuoco, e, campo per campo, i più giovani indietreggiano fino a quando intorno alle fiamme rimangono solo i componenti più anziani del reparto.

Queste sono le principali tradizioni dell’Aosta, ovviamente ce ne sono molte altre e per elencarle tutte servirebbero svariate pagine, questi cinque gesti da soli però riescono a descrivere abbastanza bene l’anima del nostro reparto e ciò che ci lega alle nostre tradizioni.

Canti:

I canti sono una parte fondamentale della nostra vita scoutiustica, come dice la nostra legge “lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà”, proprio per questo quasi tutti i momenti sono accompagnati da vari canti: dalla messa al fuoco, fino alle normali riunioni.

Le canzoni appartengono a vari generi, prevalenti sono: canzoni tipiche del reparto (il canto del quadrato, noi le vette), Canzoni country (country roads, the ring of fire), canzoni irlandesi (Molly Malone, Irish Rover), canzoni politiche (Fischia il vento, Jhon Brown), canzoni ebraiche (ashira l’adonai, o davinudai) e canzoni religiose (la chiamata di Levi, I gigli nei campi) cantiamo inoltre varie canzoni in altre lingue, come albanese o rumeno e altri canti non strettamente appartenenti a questi generi. Tutte le canzoni che cantiamo derivano da un’esperienza o una ricerca compiuta dal reparto in anni più o meno recenti o da tematiche strettamente connesse alla vita da scout.

Il canto quindi è parte integrante dei momenti della nostra vita all’interno del reparto ed arricchisce le nostre giornate da scout.

Conclusione:

Arrivederci a tutti è stato un piacere parlarvi di ciò che riguarda la storia, le squadriglie, le competizioni, insomma tutto ciò che è il nostro reparto, il migliore di sempre!

Il reparto posa davanti all’alzabandiera durante il campo

Ciao e alla prossima, IL REPARTO AOSTA

Video

 

Podcast:

Parte 1

 

Parte 2

Intervista a Alessandro Volterra e Claudio Montefalcone

 

Parte 3

 

Pubblicazione 2

Contest Fotografico Aosta 2020

La Sq scoiattoli ha deciso di sfidare tutti i membri del Reparto Aosta con un concorso di fotografia. Il tema sarà “la mia quarantena“. Tutti i membri del Reparto hanno la possibilità di dare sfogo alla propria vena artistica scattando una foto che rappresenti al meglio la propria quarantena. Chiunque può votare la/le proprie preferite (si può votare una sola volta). Il contest scadrà Giovedì 18 Giugno 2020 alle 23:00 La foto vincitrice sarà incorniciata e appena in Reparto. Che vinca il migliore! Cliccando sulla foto si potrà scoprire da chi è stata fatta per poterla votare tramite il link in fondo alla galleria.

 

CLICCA QUI PER VOTARE!

 

Pubblicazione 3

Coming soon…